Quattro nuovi nomi per gli elementi della tavola periodica

Tavola periodica
(Immagine: Pixabay)

La tavola periodica si rifà il look: la International Union of Pure and Applied Chemistry (Iupac), ente internazionale preposto – tra le altre cose – a determinare i nomi degli elementi chimici, ha appena presentato quattro proposte di denominazione per altrettanti elementi che si trovano sulla settima riga e la cui esistenza è stata verificata a dicembre scorso. La Iupac vuole dedicare tre elementi a stati e città (Mosca, Giappone e Tennessee) e uno allo scienziato russo Yuri Oganessian.

Le linee guida per determinare i nomi degli elementi chimici, spiegano sul sito della Iupac, prevedono che questi siano dedicati a un concetto o personaggio mitologico (compresi gli oggetti astronomici), a un minerale o sostanza simile, a un luogo o regione geografica, a una proprietà dell’elemento stesso o a uno scienziato. “I nomi dei nuovi elementi”, si legge ancora, “dovrebbero inoltre terminare con un suffisso coerente con le relative proprietà chimiche: ‘-ium’ per gli elementi che appartengono ai gruppi 1-16, ‘-ine’ per gli elementi del gruppo 17 e ‘-on’ per gli elementi del gruppo 18”.

Entriamo nel dettaglio dei nuovi elementi. Il primo, con numero atomico 113, è stato scoperto dagli scienziati del Riken Nishina Center for Accelerator-Based Science, in Giappone, e dovrebbe chiamarsi nihonium (simbolo Nh). La parola Nihon è uno dei modi di dire “Giappone” in giapponese, e, letteralmente, significa “terra del Sole che sorge”.

Per il secondo elemento, con numero atomico 115, il nome proposto è moscovium (simbolo Mc), mentre per il terzo, con numero atomico 117, il nome proposto è tennessine (simbolo Ts). Le proposte arrivano dagli scopritori degli elementi, del Joint Institute for Nuclear Research di Dubna (Russia), Oak Ridge National Laboratory, Vanderbilt University e Lawrence Livermore National Laboratory (Usa).

Il quarto elemento, infine, quello con numero atomico 118, dovrebbe chiamarsi ogannesson (simbolo Og), in onore di Yuri Oganessian, fisico russo pioniere nella ricerca sui transattinidi, gli elementi più pesanti della tavola periodica.

Via: Wired.it

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