Un dispositivo nanomolecolare a base di Dna che si espande e si contrae come un pistone meccanico. Lo hanno costruito Patrizia Alberti e Jean-Louis Mergny del Muséum National d’Histoire Naturelle, a Parigi, utilizzando alcuni filamenti di nucleotidi. Responsabile della trasmissione e dell’espressione dei caratteri ereditari, la molecola di Dna (acido desossiribonucleico) è composta da due filamenti avvolti a spirale che si modellano nella struttura a doppia elica. I due filamenti sono formati da catene di nucleotidi, composti chimici formati da basi azotate e da zuccheri uniti a molecole di acido fosforico. Nei loro esperimenti, i cui risultati saranno pubblicati sui Proceedings of the National Academy of Sciences, Alberti e Mergny hanno usato un’anomala struttura “quadrupla” del Dna, contenente quattro filamenti con ventuno basi, avviluppati in modo speciale. Il sistema si schiude aggiungendo, in qualità di “alimentatore”, un altro filamento di Dna, che ristabilisce una struttura simile alla più convenzionale doppia elica. Per ‘ripiegare’ di nuovo il sistema, i ricercatori hanno inserito un ulteriore filamento anti-alimentatore. Il dispositivo è stato fatto in modo da oscillare tra due stati ben definiti, un meccanismo che ricorda il movimento di un pistone in un cilindro. La sequenza di basi azotate scelta lungo la catena nucleotidica è speciale: i biofisici francesi sperano ora di osservare altre sequenze che esibiscano lo stesso tipo di movimento. “Sarebbe interessante”, ha sottolineato Mergny, “sapere se strutture quadruple del Dna si formano anche dentro una cellula umana”. (f. to.)