Le donne italiane vivrebbero più a lungo di tutte le altre: sei su dieci arrivano a 80 anni. Lo affermano i dati presentati al convegno sulla longevità e le donne organizzato dall’Università La Sapienza di Roma. Se negli altri paesi industrializzati una donna su due muore dopo gli 80 anni, in Italia la percentuale è del 65 per cento. Secondo le statistiche, infatti, negli ultimi 30 anni le bambine hanno guadagnato in media sette anni di vita, contro i quattro delle ultrasessantenni e i due delle ultraottantenni. Una bambina che nasce oggi, quindi, ha davanti a sé 82 anni di vita, mentre un maschietto ne ha 75. Ma qual è il segreto di tanta longevità? “Le cause sono culturali e biologiche”, spiega l’organizzatrice del convegno, l’antropologa Anna Maria de Majo, del dipartimento di Biologia animale e umana della Sapienza, “le donne di cui parliamo sono nate all’inizio del Novecento, hanno seguito uno stile di vita salutare: non fumavano, bevevano poco, non lavoravano e non erano stressate”. Ad avvantaggiare il gentil sesso è anche la capacità di avere interessi a tutte le età. Secondo la cosiddetta “teoria della nonna”, infatti, sin dalle società primitive la donna che si prende cura dei nipoti continua a sentirsi utile e viva anche quando la sua vita riproduttiva è finita. Se a questo aggiungiamo la protezione naturale degli ormoni femminili – gli estrogeni -, la longevità è garantita. (r.p.)
