Il mondo dei sogni ha da sempre affascinato e incuriosito l’essere umano ma a oggi si conosce ancora molto poco sui processi che li determinano, sulle aree celebrali che ne sono coinvolte e sul perché sogniamo. Un nuovo tassello al mosaico viene aggiunto da una ricerca dell’ospedale universitario di Zurigo in Svizzera. Lo studio dimostra che la fase Rem (fase ciclica del sonno in cui normalmente si ha attività onirica) viene determinata da aree celebrali differenti da quelli che generano il sogno. La concomitanza dei due processi, fase Rem-sogno, aveva fatto supporre che fossero entrambi attivati dalle medesima area celebrale. Ma lo studio di una paziente colpita dalla sindrome di Charcot-Wilbrand, una malattia rara che colpisce alcune persone in seguito a un trauma cranico e che le lascia prive della capacità di sognare, dimostra il contrario. Dal monitoraggio delle onde cerebrali della paziente durante il sonno, infatti, si è capire che l’attività Rem rimaneva inalterata. (b.s.)
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