Restauro, ci pensa un robot

    Un robot in grado di valutare lo stato di conservazione di affreschi, sculture e libri antichi. Si chiama ProFiler, ed è stato presentato lunedì nel corso del convegno “Cooperazione scientifica e tecnologica con i paesi del Mediterraneo e del Medio Oriente” a Roma. ProFiler è frutto della collaborazione tra il Cnr, l’Università La Sapienza di Roma la e Bruker, una che produce spettrometri a risonanza magnetica. Il robot opera infatti con un sistema, chiamato Eureka-Mouse, simile alla risonanza magnetica usata in chimica e medicina evitando così il prelievo di campioni. Trasportabile in una valigetta, Eureka-Mouse dispone di un sensore che misura il grado di umidità fino a 7 millimetri di profondità. Evidenzia il distacco, la porosità, il contenuto d’acqua e valuta anche gli effetti successivi ai trattamenti di restauro. ProFiler è il capostipite di una serie di progetti europei, di prossima realizzazione, destinati al restauro ed alla conservazione dei beni culturali. (p.s.)

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