Riproduzione a basso consumo

Riprodursi con il minimo dispendio di energia. È quello che possono fare i lombrichi grazie a un recettore chiamato Vab-1, presente nella membrana cellulare degli ovuli, che segnala allo sperma quando un ovocita è maturo. È la scoperta di un gruppo di ricercatori della Venderbilt University School of Medicine di Nashville, nel Tennesse, riportata dalla rivista Genes & Development. Si tratta di un meccanismo chiave che consente la conservazione dell’energia durante la riproduzione di animali come il verme cilindrico o nematelminta, colpevole di malattie come l’elefantiosi e della distruzione ogni anno di interi raccolti. Nel verme cilindrico, infatti, come nell’essere umano, gli ovociti fermano la loro attività durante la meiosi, il processo di divisione delle cellule in gameti, e la riprendono solo dopo aver ricevuto un segnale. Lo sperma, infatti, usando una particolare proteina chiamata Msp (major sperm protein) trasmette un messaggio agli ovociti che possono così riprendere la meiosi e l’ovulazione avendo la disponibilità dello sperma, cioè nel momento in cui l’animale è nelle migliori condizioni perché la fecondazione avvenga con successo. (r.p.)

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