Risolto il giallo di Beagle 2?

Dalle immagini della sonda americana Mars Global Surveyor arriva la speranza che il lander dell’Esa Beagle 2 non si sia distrutto al contatto con l’atmosfera marziana, come era stato ipotizzato. Progettato per esplorare il suolo del Pianeta rosso alla ricerca di eventuali segni di vita, il giorno di Natale di due anni fa il robot, dopo essersi separato dalla sonda Mars Express, aveva cessato di inviare segnali di sé. Missione fallita per Beagle 2, che sembrava essersi volatilizzato. Le immagini catturate dalla camera orbitante della sonda Nasa, sebbene non chiarissime, mostrano una serie di forme insolite all’interno di un cratere, poco distante dal punto in cui sarebbe dovuto atterrare la sonda. Altri oggetti simmetrici di forma triangolare e circolare, potrebbero essere gli airbag e i pannelli solari. Gli scienziati del progetto Beagle 2 sono fiduciosi:”È improbabile che strutture tanto atipiche, se naturali, si trovino a così poca distanza l’una dall’altra”. Un forte impatto con il suolo, provocato da una tempesta di polvere, potrebbe aver danneggiato gli strumenti necessari a stabilire il contatto con la Terra. Il prossimo anno la speranza dei ricercatori potrebbe essere confermata dal Mars Reconnaissance Orbiter della Nasa, che fotograferà Marte a una risoluzione mai ottenuta prima. (t.m.)

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