Ritratto di un lampo

Il satellite della Nasa Hete (High Energy Transient Explorer) ha catturato le più dettagliate immagini mai ottenute di un “gamma-ray burst”. Ossia, di uno tra i più misteriosi eventi che si manifestano nel cosmo. Ne ha dato notizia, su Nature, un team di astronomi guidati da Derek Fox del California Institute of Technology, i quali hanno osservato che il fenomeno è stato dieci o cento volte più potente di quanto ci si attendesse. Un gamma-ray burst è un lampo di raggi gamma (onde elettromagnetiche ad altissima energia) le cui sorgenti sono di origine ancora ignota e che ha una durata generalmente minore di un centinaio di secondi. Le informazioni rintracciabili sulle sorgenti di lampi gamma si basano sulle cosiddette postluminescenze, forme di radiazioni luminose che seguono al lampo e di energia inferiore rispetto a esso, la cui durata può variare da pochi giorni ad alcune settimane dopo l’evento esplosivo. Dopo le “istantanee” che Hete ha scattato al lampo denominato GRB021004, più di 50 telescopi in tutto il mondo hanno rivolto il loro occhio alla porzione di cielo attraversata dalla conseguente postluminescenza. La quale, sorprendentemente, ha mostrato di guadagnare energia nella prima mezz’ora della sua esistenza. Questo, secondo i ricercatori, lascia supporre che i gamma-ray burst possano essere in generale molto più potenti di quanto si sospettasse. Quanto alla loro natura, lo studio di GRB021004 sembra confermare l’ipotesi fino ad oggi più accreditata, secondo cui i lampi provengono da stelle che stanno collassando in buchi neri. (f.to.)

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