Come un vero scienziato: parte dalle osservazioni e formula ipotesi, concepisce e realizza esperimenti per verificarle e poi interpreta i risultati per falsificarle. Ma non è un ricercatore in carne e ossa, bensì un dispositivo composto da tre pc e qualche strumento di laboratorio, che fornisce prestazioni competitive con quelle degli scienziati reali. È stato creato da un gruppo di scienziati britannici che hanno pubblicato i risultati del loro lavoro su Nature. Al “robot scienziato” è stato richiesto di determinare la funzione di alcuni geni del lievito di birra, il cui genoma è molto ben studiato. Il software realizzato dagli scienziati comprendeva nozioni biologiche sul problema specifico, un motore di inferenza logica, un codice di generazione delle ipotesi, un codice di selezione degli esperimenti e un sistema integrativo di gestione dell’intero laboratorio. “C’è un bisogno crescente di automazione nelle scienze biologiche”, ha commentato Robert King dell’Università del Galles, coautore dello studio, “e sebbene le questioni poste al robot fossero relativamente semplici, abbiamo dimostrato che esso potrebbe essere usato per risolvere problemi del mondo reale”. (m.mo.)