Robot fai-da-te

    Robot capaci di curarsi da soli, aggirare ostacoli e supplire alle ferite con movimenti compensatori,  proprio come fanno gli animali. La nuova invenzione, annunciata su Science, è frutto di un gruppo di ricercatori dell’Università del Vermount, negli Stati Uniti, e apre nuove prospettive sull’utilizzo degli automi nelle missioni planetarie senza bisogno del supporto umano.

    Il robot a quattro zampe progettato da Josh Bongard e dai suoi colleghi è dotato di sensori angolari in ogni giuntura degli arti che creano una sorta di modello strutturale che il robot utilizza per muoversi. Se ad esempio al robot viene rimosso un arto, come nell’esperimento, è in grado di reagire attraverso una cambiamento dell’andatura che lo spinge a camminare zoppicando, ma sempre in perfetto equilibrio. “Il nostro robot”, ha dichiarato Bongard, “è in grado di notare senza bisogno di videocamera che qualcosa non va nel suo corpo, e impara un nuovo modo di camminare supplendo alla ferita”.

    La ricerca ha suscitato l’interesse della Nasa che sta pianificando nuove missioni spaziali che prevedono l’utilizzo di robot. In questo modo gli automi saranno in grado di portare avanti la missione anche nei casi in cui i danneggiamenti non possano essere comunicati alla Terra o nel caso in cui incontrino ostacoli che bloccano i loro movimenti. (s.m.)

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