Spazio

Il 30 settembre la sonda Rosetta cadrà sulla sua cometa

(Credits: ESA/Rosetta/NavCam – CC BY-SA IGO 3.0)

La missione dell’Esa Rosetta si avvia alla conclusione. Dopo essere entrata nella storia dell’esplorazione spaziale atterrando su una cometa, la 67P/Churyumov-Gerasimenko, con il lander Philae il 12 novembre 2014, il prossimo 30 settembre la missione finirà del tutto. Quel giorno infatti la sonda madre Rosetta verrà fatta cadere, con un impatto controllato, sulla cometa 67P, raggiungendo così il partner Philae, come già previsto tempo fa. Zona dell’atterraggio, la regione Ma’at, in prossimità del lobo più piccolo della cometa a forma di paperella che ci siamo abituati a vedere in questi due ultimi anni.

Il contatto con la superficie è atteso per l’ora di pranzo circa il prossimo 30 settembre. Ma le operazioni per preparare la sonda – che insieme al lander in questi ultimi due anni ci ha fatto conoscere la cometa molto da vicino – alla sua destinazione finale sono già cominciate. Oggi, infatti, l’interfaccia usata per le comunicazioni tra la sonda madre e il lander (Electrical Support System Processor Unit, Ess) verrà spenta.

Si tratta, raccontano dall’Esa, di un’operazione di salvaguardia della sonda: per far sì che possa continuare ad acquisire dati fino alla fine sarà necessario risparmiare infatti il più possibile energia. Nell’ottica di ottimizzarne le capacità è stato quindi deciso di interrompere l’attività delle componenti ormai inutili, come quelle relative alla comunicazione con Philae appunto, che non si fa sentire da oltre un anno, malgrado i tentativi di ascolto da parte della sonda madre.

Per salutare la fine di una missione storica, l’agenzia spaziale tedesca, ha aperto la cassetta della posta: c’è tempo fino all’8 agosto per mandare il vostro personale saluto a Philae agli account (o alla mail) dell’agenzia usando l’hashtag #GoodbyePhilae.

Via: Wired.it

Anna Lisa Bonfranceschi

Giornalista scientifica, a Galileo Giornale di Scienza dal 2010. È laureata in Biologia Molecolare e Cellulare e oggi collabora principalmente con Wired e La Repubblica.

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