Usare i satelliti per combattere il virus Ebola. Questo è l’obiettivo principale di un progetto dell’Ente Spaziale Europeo (Esa), chiamato Epidemio. Che, basato sull’impiego di satelliti per il telerilevamento, sarà in grado di monitorare le aree del continente africano colpite dalle mortali febbri emorragiche di Ebola o da altre gravi epidemie come la malaria. Il virus è da anni responsabile della morte di numerosi esseri umani e scimmie senza che sia stato ancora identificato l’organismo vettore dell’agente patogeno. A questo ritardo ha contribuito la forte carenza di mappe dettagliate della giungla centraficana, dove il virus sembra annidarsi. Epidemio colmerà proprio la lacuna fornendo mappe più aggiornate. Le immagini inviate da satellite saranno poi integrate con le informazioni raccolte sul campo dagli epidemiologi all’interno di un Sistema Informativo Geografico (Gis). Così sarà possibile ricavare caratteristiche ambientali dei siti infetti da cui estrarre informazioni utili per individuare zone a rischio. Le stesse immagini saranno anche fornite all’Organizzazione mondiale della sanità che le inserirà nel suo sistema Gis in modo da rendere più efficace la pianificazione degli interventi medici su scala mondiale. (m.cap.)