Scoperti i geni dell’olfatto

Le zanzare colpiscono perché attirate dall’odore dell’essere umano, e non dal suo sangue. Capire la genetica alla base dell’olfatto di questi insetti potrebbe portare alla realizzazione di insetticidi più efficaci. Su questa strada si è mosso un team di ricercatori delle università di Yale, di Vanderbilt e di quella dell’Illinois. Che, per la prima volta, è riuscito a isolare quei geni che producono le proteine in grado di collegare i neuroni olfattivi agli elementi chimici presenti negli odori, innescando, al momento del contatto, il meccanismo che è alla base del senso dell’olfatto delle zanzare. I ricercatori, come si legge sulla versione online del Proceedings of the National Academy of Sciences, hanno esaminato il 6 per cento del Dna della Anopheles gambiae, una zanzara africana responsabile della diffusione della malaria, identificando quattro geni tutti espressi nelle antenne e nei palpi mascellari delle zanzare, organi che hanno un ruolo simile a quello del naso nell’essere umano. In particolare uno di questi influenza il comportamento assunto dalla femmina di Anopheles gambiae (la vera responsabile delle punture), dopo il pasto. Essa, infatti, 72 ore dopo aver mangiato, mostra una sensibilità molto minore nei confronti degli odori umani. Ed è qui la chiave, secondo gli scienziati, che potrebbe portare alla produzione di nuovi repellenti, meno velenosi e più efficaci degli insetticidi attualmente in uso. Visto i considerevoli interessi commerciali in gioco, non stupisce che l’università di Vanderbilt abbia richiesto la brevettabilità dei geni scoperti. (d.d.v.)

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