In Italia i dottori di ricerca sono pochi: uno ogni 6.000 giovani. Un dato preoccupante se si pensa che la media europea è di uno ogni 2.000. Per invogliare i ragazzi, quindi, alcuni atenei attirano i laureati coinvolgendo le aziende private. Un esempio è quello del Politecnico di Milano. Che nel 2000 ha istituito la Scuola di Dottorato di Ricerca. La Scuola svolge compiti di coordinamento dei dottorati (sono 29), certificazione della validità dei corsi e promozione della collaborazione tra ateneo e mondo imprenditoriale. Il Politecnico “aggiorna” i suoi percorsi formativi cercando di renderli più attenti alle esigenze del mercato del lavoro. Dal canto loro, le aziende si mostrano interessate a portare avanti una logica di partnership che, in cambio di sovvenzionamenti agli aspiranti dottori, produca i risultati per loro più importanti: sviluppo della ricerca e risorse umane qualificate. Per valutare gli effetti di questa iniziativa scientifico-imprenditoriale possono essere interessanti alcuni dati di crescita forniti dallo stesso Politecnico e che si riferiscono al periodo 1999-2003: aumento del numero degli immatricolati pari al 166 per cento; crescita del sostegno finanziario d’enti esterni (aziende) pari al 586 per cento. (s.co.)