Non è la scarsa visibilità nella nebbia a causare tanti incidenti automobilistici ma una falsa percezione della velocità. Lo sostiene uno psicologo dell’University of Wales, Robert Snowden il suo nome, che ha testato le reazioni di alcuni automobilisti attraverso un simulatore di giuda. In una lettera a Nature, lo psicologo britannico sostiene che “con l’aumentare della nebbia e l’affievolirsi dei contrasti nella visione del guidatore, diminuisce la velocità apparente del veicolo”. In altre parole, guidando nella nebbia si ha la sensazione di andare più lenti di quanto non si vada realmente. Durante i test, sostiene Snowden, a nulla sono valse le “raccomandazioni” di mantenere una certa velocità di guida: all’apparizione della nebbia, i guidatori inesorabilmente acceleravano. E per di più, senza mai controllare la velocità sul tachimetro, per paura di distrarre lo sguardo dalla strada. Rischiando così di causare un incidente (anche se virtuale) per eccesso di velocità.(v.m.)
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