Simboli da Homo Erectus

L’uso dei simboli potrebbe risalire addirittura all’Homo Erectus. Questa sorprendente ipotesi segue il ritrovamento di un osso animale presso la caverna di Kozarnika, in Bulgaria. Jean-Luc Guadelli, dell’Università di Bordeaux (Francia), ha infatti riferito a un recente congresso che il suo gruppo ha portato alla luce un osso lungo otto centimetri, probabilmente appartenuto a un bovino. L’osso presenta una serie di tacche parallele incise da un attrezzo tagliente simile a quelli usati dagli ominidi per staccare la carne dalle ossa. Ma il ricercatore esclude che quei segni, molto precisi, possano essere dovuti al processo di macellazione. “In quel punto dell’animale non c’è niente da tagliare: non può trattarsi di altro che simbolismo”, ha commentato Guadelli. Il ritrovamento è stato fatto in uno strato del terreno datato intorno a 1,4 – 1,2 milioni di anni fa, grazie al metodo del paleomagnetismo, che si basa sulle variazioni del campo magnetico terrestre attraverso le epoche geologiche. Accanto all’osso, i ricercatori hanno trovato un dente molare umano, presumibilmente appartenuto a un Homo Erectus. La maggioranza degli studiosi ritiene che la capacità del simbolismo sia comparsa negli esseri umani solamente 50 mila anni fa. Questo ritrovamento sarebbe quindi rivoluzionario. Ma per ora il condizionale è d’obbligo. (s.b.)

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