Siria: così l’Onu verificherà l’attacco chimico

Sono passati cinque giorni dalla strage in Siria, e finalmente è stato permesso agli ispettori Onu di recarsi nei sobborghi di Damasco, per indagare sull’utilizzo di armi chimiche sul luogo del massacro. Un’indagine che per giorni è stata ostacolata dal governo siriano, e si è confermata difficoltosa ancora oggi, quando stamattina dei cecchini hanno aperto il fuoco contro il convoglio di auto degli ispettori, che si stavano recando a Ghouta. Anche la Russia, principale alleata della Siria, ha spinto affinché questi controlli avvenissero il prima possibile, unendosi agli Stati Uniti e ad altri 36 paesi che avevano richiesto che si facesse luce sulla tragedia che ha causato la morte di più di 1300 civili tra uomini, donne e bambini. Ma quali sono i dati che farebbero pensare a un’attacco perpetrato con armi chimiche e come è possibile scoprirlo?

Gli indizi che farebbero pensare all’utilizzo di armi chimiche sono in gran parte testimonianze video dell’attacco. Nei video, infatti, le vittime compiono movimenti spasmodici e mostrano un’evidente rigidità muscolare. Questi elementi suggeriscono che sia all’opera una tossina neurologica come quella del Sarin, ma solo immagini più ravvicinate permetteranno una valutazione precisa dei sintomi, che includono salivazione incontrollata e pupille strette. Un altro elemento chiave chiaramente distinguibile dalle testimonianze video è il colore della pelle delle vittime, che indica un’avvenuta asfissia ed è segno che il sistema nervoso è stato colpito da una tossina, interrompendo la comunicazione tra gli organi più importanti come il cuore e i polmoni. Ma ad aumentare i sospetti circa un attacco chimico ci sarebbero anche i racconti dei testimoni oculari e i resti del razzo che si pensa trasportasse gli agenti chimici. Un’altra possibilità, ritenuta tuttavia poco probabile, è che il razzo abbia colpito una fabbrica oppure un deposito che conteneva le scorte di armi chimiche. L’arsenale siriano, infatti, è uno dei più ricchi dell’area mediorientale, e secondo l’US Congressional Research Service include grandi quantità di sostanze tossiche come Sarin, TabunVX gas mostarda (iprite).

Ottenuto l’accesso all’area, gli investigatori avranno ora il compito di raccogliere campioni biologici sia dai sopravvissuti, sia dai cadaveri delle vittime. Questi campioni includeranno non solo pelle, sangue, urine e capelli, ma anche componenti dell’ambiente circostante quali foglie e terreno, oltre agli eventuali corpi di altri esseri viventi colpiti dagli agenti chimici. La strumentazione che normalmente viene utilizzata per questo genere di analisi permette di effettuare spettrometrie di massa e cromatografie sui campioni direttamente sul posto, separando le componenti fisiche le une dalle altre per poterle analizzare separatamente. Se questo tipo di analisi non dovesse essere possibile, il team di ricerca dell’Onu dovrà congelare i campioni raccolti, e spedirli a un laboratorio certificato dall’Organization for the Prohibition of Chemical Weapons (Opcw).

Ma le indagini potrebbero non essere così facili. Se già era grande il timore che, trascorsi cinque giorni, le prove fossero state inquinate, aumenta anche la preoccupazione che siano state portate fuori dalla Siria prima che gli ispettori vi potessero avere accesso. Non è da escludere, dunque, che gli Stati Uniti decidano di infiltrare agenti sotto copertura per far uscire dal paese i materiali raccolti di contrabbando, come già è stato fatto per numerosi conflitti in passato.

In ogni caso secondo gli esperti, alcuni agenti chimici lasciano tracce che possono permanere anche a distanza di mesi. I ritrovamenti, dunque, dipenderanno anche dal tipo di sostanza utilizzata, poiché il Sarin, ad esempio, in un clima temperato evapora a una velocità paragonabile a quella dell’acqua. In più, i metaboliti prodotti nel corpo umano da questi agenti chimici sono conosciuti, e di conseguenza facilmente identificabili se presenti nei corpi delle vittime.

Riferimenti: New Scientist

Credits immagine: Incinerator/Flickr  

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here