Categorie: SaluteSocietà

Smettere di fumare, questione di tecnica

Smettere di fumare è possibile. Ma serve una buona dose di tecnica e metodo (oltre, ovviamene a una discreta forza di volontà). Sapere cosa e come fare per abbandonare il vizio del fumo infatti “allena” il cervello a resistere al desiderio di accendere una sigaretta perché modifica l’attività neuronale di due diverse aree cerebrali. Lo rivela uno studio pubblicato su Proceeding of the National Academy of Sciences guidato da Hedy Kober dell’Università di Yale (Connecticut, Usa).

Una delle terapie di successo più utilizzate per diminuire la dipendenza dalle sigarette consiste nell’indurre i fumatori a pensare agli effetti negativi a lungo termine del fumo, un esempio di strategia cognitiva. Ma, il meccanismo con cui il sistema nervoso riesce a controllare il desiderio di fumare, non è però noto.

Per comprenderlo, i ricercatori hanno osservato, tramite la risonanza magnetica funzionale (Rfm), cosa accadeva nel cervello di 21 fumatori in terapia cognitiva quando mostravano loro immagini di sigarette o di cibo. In questo modo gli scienziati hanno visto che, grazie alla terapia, i volontari reagivano a entrambi gli stimoli allo stesso modo e quindi gestivano il desiderio di fumare come controllavano quello di mangiare. Nello specifico la Rfm ha rivelato cambiamenti di attività in due regioni del cervello. Nella corteccia prefrontale, associata al controllo cognitivo e ai pensieri razionali, l’attività neuronale era aumentata; nel corpo striato, invece, una zona coinvolta nella dipendenza da droghe e nella ricompensa, l’attività era diminuita. Proprio questo cambiamento, secondo i ricercatori,  permette ai fumatori di controllare il desiderio di accendere una sigaretta, diminuendo quindi il rischio di ricadere nella dipendenza.

Riferiementi: Pnas doi: 10.1073/pnas.1007779107

Admin

Visualizza i commenti

  • Io penso che molte persone fumano per calmare l'ansia, le paure. l'agitazione che si vengono a creare a volte anche in caso di stress o il non autocontrollo. Anche se si riuscisse a smettere, poi però come fare per la patologia che invece rimane? Io conosco persone che si, hanno smesso di fumare, ma poi continuavano a mangiare caramelle ingrassando oppire si arrabbiavano troppo ogni qualvolta che non riuscivano a gestire situazioni. Non so cosa sia meglio, forse imparare a diminuirle più che a toglierle completamente e fumare quelle leggere con l'uno per cento di catrame!

Articoli recenti

Mesotelioma, 9 casi su 10 sono dovuti all’amianto

Si tratta di una patologia rara e difficile da trattare. Colpisce prevalentemente gli uomini e…

15 ore fa

Uno dei più misteriosi manoscritti medioevali potrebbe essere stato finalmente decifrato

Secondo gli autori di un recente studio potrebbe contenere informazioni sul sesso e sul concepimento,…

4 giorni fa

Ripresa la comunicazione con la sonda Voyager 1

Dopo il segnale incomprensibile, gli scienziati hanno riparato il danno a uno dei computer di…

6 giorni fa

Atrofia muscolare spinale, ampliati i criteri di rimborsabilità della terapia genica

L’Aifa ha approvato l’estensione della rimborsabilità del trattamento, che era già stato approvato per l'atrofia…

7 giorni fa

Così i tardigradi combattono gli effetti delle radiazioni

Resistono alle radiazioni potenziando la loro capacità di riparare i danni al dna. Piccolo aggiornamento…

1 settimana fa

Leptospirosi: perché crescono i casi a New York?

Mai così tanti casi di leptospirosi in un anno dal 2001: a contribuire all’aumento delle…

2 settimane fa

Questo sito o gli strumenti di terze parti in esso integrati trattano dati personali (es. dati di navigazione o indirizzi IP) e fanno uso di cookie o altri identificatori necessari per il funzionamento e per il raggiungimento delle finalità descritte nella cookie policy.

Leggi di più