Categorie: AmbienteVita

Sott’acqua, con Google Street View

Apple non ha fatto in tempo a slegarsi da Google Maps, che già a Mountain View hanno provveduto a riparare allo smacco lanciando un servizio che rischia di far dimenticare il già discusso servizio mappe di iOS6. Google Street View infatti ha arricchito il proprio database di mante, tartarughe e ricci matita, grazie alla collaborazione con il Catlin Seaview Survey che ha permesso di aggiungere al servizio l’opzione che permette di navigare sott’acqua, nelle barriere coralline. “Vogliamo rappresentare una fonte di immagini completa che consenta a chiunque di esplorare qualsiasi posto”, ha raccontato Jenifer Foulkes, manager del progetto, alla Bbc.  

Potete scegliere quindi di visitare la Grande barriera corallina, i fondali delle Filippine o quelli delle Hawaii, ripresi grazie alla speciale fotocamera degli scienziati del Catlin Group: una sorta di sommergibile dotato di tre lenti grandangolari in grado di acquisire immagini anche in condizioni di scarsa illuminazione. Ogni lente è in grado di catturare immagini a 24 megapixel ogni 4 secondi.

Le riprese effettuate dal Catlin Seaview Survey non serviranno però solo ad abbellire i panorami di Google Street View. Il monitoraggio delle barriere coralline e dei fondali fa parte di un progetto più ampio, teso a creare una sorta di database sugli ecosistemi marini. Servirà infatti a mettere insieme testimonianze visive per studiare, anche in remoto, le variazioni prodotte sugli ecosistemi dall’ inquinamento, dalla pesca eccessiva e dai cambiamenti climatici sul lungo periodo.

Per esempio il Global Change Institute della University of Queensland analizzerà le immagini acquisite dal Catlin Seaview Survey attraverso dei software in grado di identificare organismi viventi e programmi capaci di studiare il cambiamento degli habitat marini. In questo modo sarà possibile monitorare quali sono gli ambienti più a rischio e bisognosi di essere tutelati.

Via: Wired.it
Credits immagini: Google Maps

Anna Lisa Bonfranceschi

Giornalista scientifica, a Galileo Giornale di Scienza dal 2010. È laureata in Biologia Molecolare e Cellulare e oggi collabora principalmente con Wired e La Repubblica.

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