Spazio

Crew Dragon pronto al lancio: SpaceX debutta come taxi spaziale

Mancano pochissime ore: SpaceX sta per lanciare due astronauti della Nasa, Robert Behnken e Douglas Hurley, nello spazio, diretti verso la Stazione Spaziale Internazionale (ISS) sulla capsula Crew Dragon, il taxi spaziale per il trasporto di persone. L’ambiziosa operazione del fondatore di SpaceX, Elon Musk, rientra nella missione della Nasa Demonstration Mission 2 (Demo-2), che dopo quasi nove anni tornerà a far decollare gli astronauti americani di nuovo da Cape Canaveral. E’ la prima volta che un’agenzia governativa come la Nasa collabora all’interno di una missione gestita da un privato per portare equipaggio umano nello spazio. E questo apre una nuova era delle esplorazioni spaziali. Il lancio, che potrà essere seguito sul sito della Nasa o sui social, è previsto per le le 22:33 (ora italiana) di mercoledì 27 maggio 2020 [poi rinviato a sabato 30 maggio]. Non resta che dare il via al countdown.

SpaceX, un momento storico

Tutto è pronto: la capsula è già sulla rampa di lancio di Cape Canaveral, in Florida, da cui sono partite anche le storiche missioni Apollo e Shuttle. Dopo l’autorizzazione finale dello scorso lunedì da parte della Nasa, la missione Demo-2 partirà dalla piattaforma 39A del Kennedy Space Center di Cape Canaveral, la stessa dei lanci che portarono l’uomo sulla Luna.

16 luglio 1969: il gigantesco razzo Saturn che trasporterà la missione Apollo 11 è in rampa di lancio a Cape Canaveral (Nasa), 21 luglio 1969.

La sua partenza avviene quasi nove anni dopo l’ultimo con equipaggio americano, il volo dell’8 luglio 2011 dello Space Shuttle Atlantis. Gli astronauti americani tornano a lanciarsi da suolo americano, dopo una lunga pausa, in cui i trasporti spaziali sono stati prerogativa della navicella russa Soyuz. Basta questo a rendere quella di domani una “missione epocale”, che favorirà la riconquista dello spazio da parte degli Usa, come ha commentato Musk.


Vai alla diretta de lancio della Crew Dragron


Non è certo la prima volta che un’equipaggio umano raggiunge la Iss, tuttavia si tratta della prima missione affidata a una compagnia privata. Ed è un precedente spaziale unico, che potrà aprire le porte a una lunga serie di esplorazioni verso la ISS. Anche se gli obiettivi a lungo termine di Elon Musk, sono ancora più ambiziosi, e puntado dritto alla Luna, spingendosi fino a Marte.

SpaceX, cosa farà Demo-2

L’obiettivo di Demo-2 è verificare l’efficienza dei sistemi del veicolo spaziale Crew Dragon e portare i due astronauti sulla Stazione spaziale internazionale. Dopo aver svolto le valutazioni tecniche con il sistema Controllo missione di Houston, in poche ore (meno di 24) sarà pronta per il l’avvicinamento, il rendez-vous con la Iss. Successivamente ci sarà l’attracco, con un aggancio automatico (anche se gli astronauti sono pronti e addestrati per intervenire e risolvere eventuali malfunzionamenti). Sulla stazione i due astronauti raggiungeranno i colleghi già a bordo e potranno provare e fare piccoli esperimenti in condizioni di microgravità.

Per ora la durata della missione non è nota, ma una volta conclusa Demo-2, la capsula Crew Dragon si sgancerà dalla ISS, di nuovo automaticamente, e sarà pronta per il rientro in atmosfera. Il ritorno sarà seguito da un ammarraggio (o splashdown) come avveniva per le missioni Apollo, al largo della costa occidentale della Florida.

La Crew Dragon aveva già portato “qualcuno” sulla ISS

Recentemente, la Crew Dragon aveva dato prova delle sue abilità. Nel marzo 2019, infatti, scorso il taxi spaziale di Elon Musk si era agganciato con successo alla Stazione spaziale, trasportando il manichino Ripley (dal nome del personaggio della saga Alien) nello spazio. Questa missione, la Demo-1, è servita per svolgere test e valutare il funzionamento e la sicurezza della capsula in vista di Demo-2, con equipaggio umano. Le prove hanno dato esito positivo ed eccoci qua: manca poco al lancio di mercoledì 27 maggio 2020.

Crediti immagine: SpaceX. La passerella che permetterà agli astronauti di salire a bordo della capsula Crew Dragon prima di partire.

Viola Rita

Giornalista scientifica. Dopo la maturità classica e la laurea in Fisica, dal 2012 si occupa con grande interesse e a tempo pieno di divulgazione e comunicazione scientifica. A Galileo dal 2017, collabora con La Repubblica.it e Mente&Cervello. Nel 2012 ha vinto il premio giornalistico “Riccardo Tomassetti”.

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