Pochi temi nella scienza hanno scaturito accesi dibattiti come la sperimentazione animale. A rinvigorirlo nei giorni scorsi anche la pubblicazione sulla rivista Science di un articolo in cui ci si chiede sostanzialmente se animali felici non siano meglio per la scienza. Il tema è di quelli caldi e ha a che fare con il benessere degli animali, ma non solo. O meglio non unicamente con il benessere degli animali come tutela degli animali stessi. La questione va oltre e riguarda il significato stesso che questo assume all’interno delle sperimentazione animale, perché ci si chiede se modelli felici, animali più stimolati da un ambiente opportuno, non siano meglio non solo per gli animali stessi ma anche per gli scopi scientifici, se in altre parole non riescano a dirci qualcosa di più rispetto ai temi di ricerca per cui sono utilizzati. La felicità degli animali, ci si chiede, li rende modelli migliori? Rende la ricerca più significativa, più attendibile?
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