Spiegato il meccanismo che spinge alcune persone ad alzarsi dal letto durante la notte, aprire il frigo e sgranocchiare qualcosa. La scoperta è di un gruppo di studiosi dell’Università del Texas a Dallas (Usa) ed è stata pubblicata sui Proceedings of the National Academy of Sciences.
I ricercatori hanno identificato la regione cerebrale responsabile dell’influenza del cibo sul controllo del ritmo circadiano. È infatti noto che il nostro orologio interno sembra essere influenzato sia dall’alimentazione che dalla luce. Ciò che resta ancora da scoprire è invece come questo avvenga, cioè quali segnali neurali si attivano in corrispondenza di questi stimoli. Lo studio è stato svolto su topi, animali notturni che dormono di giorno, e mangiano e si muovono col buio. I ricercatori hanno allora provato a invertire le loro abitudini, nutrendoli regolarmente di giorno.
La risposta dei roditori è stata sorprendente, in quanto hanno subito iniziato a dormire di notte e a vagare durante le ore diurne. Per trovare la zona del cervello responsabile di questo centro di controllo sensibile alle abitudini alimentari gli scienziati hanno analizzato l’espressione genica di un particolare gene, detto mPer1, scoprendo così che essa influenza una regione cerebrale chiamata nucleo dorsomediale ipotalamico (Dmh).
I risultati potrebbero essere utili per le persone obese nelle quali, ipotizzano gli scienziati, proprio questa regione del cervello invierebbe segnali anomali che costringono ad alzarsi di notte in cerca di cibo. (m.cap.)
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