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Stamina, denuncia per gli Spedali di Brescia

Stamina e Spedali Civili di Brescia. Fare il punto sulla travagliata (a dir poco) vicenda del trattamento a base di cellule staminali(come rivendicato dai suoi promotori) significa necessariamente passare dai suoi protagonisti. Come la struttura ospedaliera che ha ospitato i discussi trattamenti promossi da Davide Vannoni eMarino Andolina. Perché mentre il nuovo comitato, incaricato di valutare la metodica, tarda a esprimersi sulla vicenda, le infusioni a Brescia vanno avanti. Seppur tra mille polemiche e contraddizioni.

Cominciamo ripercorrendo le ultime vicende. Pochi giorni fa agli Spedali due bambini (uno affetto da Distrofia di Duchenne, l’altro dalla malattia di Krabbe) ricevevano, su ordine delle autorità giudiziarie, le infusioni di cellule staminali (contro l’ingerenza dei giudici nella ricerca scientifica si era appellato a Napolitano anche il sindacato dei medici). Contemporaneamente poi arrivava la notizia che altre due bambine verranno sottoposte ai trattamentipresso la struttura bresciana, contando sulla disponibilità della biologa di Stamina Erica Molino. Di fatto quindi il bloccodell’infusioni di staminali dichiarato lo scorso aprile dai medici di Brescia, in attesa del pronunciamento del nuovo comitato scientifico, è solo formale, aggirato attraverso le ordinanze dellemagistratura.

Invece proprio per mancata applicazione di un’ordinanza giudiziaria (quella del tribunale di Livorno) i genitori di Sofia (la bambina affetta da leucodistrofia metacromatica) hanno appena denunciato la struttura di Brescia e il direttore generale, Ezio Belleri. “Abbiamo denunciato il direttore generale degli Spedali, Ezio Belleri per rifiuto e omissione di atti d’ufficio, per non aver emesso ordini di servizio nei confronti dei medici dell’ospedale che hanno espresso da mesi il rifiuto di proseguire con i trattamenti Stamina fino alla pronuncia del nuovo Comitato nominato dal ministero della Salute”, ha raccontato l’avvocato Federico Scavetta, aggiungendo che la denuncia riguarda anche l’interruzione di pubblico servizio.

Ma la polemica non riguarda solo le sentenze dei giudici e le loro applicazioni. Anche la posizione del nuovo comitato è sotto accusa, e lo è da parte del suo stesso predecessore (a suo tempo sospeso dal Tar). La critica mossa dagli esperti è che i lavori del nuovo pool chiamato a valutare Stamina procedono con eccessiva lentezza, quando invece sarebbe ormai più che necessario risolvere “il limbo di incertezza, rabbia e illusioni” in cui si trovano le famiglie dei bambini malati.

Via: Wired.it

Credits immagine:Sarah G…/Flickr

Anna Lisa Bonfranceschi

Giornalista scientifica, a Galileo Giornale di Scienza dal 2010. È laureata in Biologia Molecolare e Cellulare e oggi collabora principalmente con Wired e La Repubblica.

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  • Ma che Paese siamo? Ma che vergogna essere italiani?! Far parte di uno Stato che, nel 2014 d.C. non riesce, da molti mesi, a difendere i suoi più piccoli e fragili cittadini, bambini gravemente ammalati, dalle grinfie di un minuscolo gruppetto di stregoni!

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