Una mappa che rappresenta tutte le correnti oceaniche sul nostro pianeta e la loro evoluzione nel tempo. È lo scopo del progetto Globcurrent, sviluppato dall‘Agenzia spaziale europea (ESA) che mira ad analizzare i dati sulle correnti marine e oceaniche raccolte da vari satelliti negli ultimi due anni, in modo da calcolare nuove rotte in grado di ridurre tempi, costi ed emissioni di gas serra.
Le correnti sono definite come un movimento continuo dell’acqua di mare, generato dalle forze che agiscono su di essa (che possono loro volta essere causate da onde, differenze di temperatura e di salinità, maree e forza di Coriolis), e vanno ovviamente tenute in considerazione quando si tracciano le rotte per le navi. Al giorno d’oggi, la maggior parte delle merci viene trasportata in giro per il mondo tramite navi: migliorare l’efficacia delle rotte avrebbe quindi conseguenze non trascurabili dal punto di vista economico e ambientale. Nonostante le compagnie di trasporto marittimo si occupino di studiare le correnti per prevederne l’evoluzione e sfruttarle al meglio, infatti, non è sempre possibile ottenere previsioni accurate.
Proprio per questo l’ESA ha deciso di sviluppare Globcurrent e mettere a disposizione le informazioni ottenute da diversi satelliti, che contengono ad esempio dati sull’altezza del livello dei mari, temperatura e direzione dei venti. Queste informazioni possono essere di conseguenza integrate negli algoritmi già utilizzati dalle compagnie per migliorare l’accuratezza delle loro previsioni.
Il progetto ha già avuto risultati incoraggianti: l’azienda trasporti CMA CGM, ad esempio, ha dichiarato di aver stimato un risparmio sul carburanti dell’1,2% sulla tratta Asia-Europa da quando hanno iniziato ad utilizzare le informazioni fornite da Globcurrent. Altre applicazioni dei dati ottenuti dal progetto, che sono accessibili a tutti gratuitamente, includono anche le attività minerarie e di trivellazione, acquacolture e monitoramento dell’inquinamento.
Riferimenti: Globcurrent
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