Su Facebook e Twitter la propria privacy può essere a rischio. Anche se non si è iscritti a questi social network. Il potenziale danno arriverebbe, un po’ come il fumo di seconda mano, dai post degli amici attivi su questi social. A mostrarlo, oggi, uno studio di tre ricercatori dell’università del Vermont, negli Stati Uniti, e di Adelaide, in Australia. I ricercatori svelano come non sia sufficiente non iscriversi su queste piattaforme o rimuovere il proprio profilo. Anzi: la presenza di post o tweet di amici fa sì che gli strumenti matematici possano prevedere gli incontri e le attività future di chi non è iscritto con un’elevata precisione. I risultati sono pubblicati su Nature Human Behavior.
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