È partito alle 17 e 16 minuti del 20 novembre il satellite Swift, progettato dalla Nasa per studiare il fenomeno astronomico dei gamma ray burst. Al momento il satellite, il cui lancio è stato notevolmente ritardato perché ci sono stati problemi con gli strumenti di ricezione, orbita a circa 600 km e sarà completamente operativo alla fine di marzo. I gamma ray burst sono violente emissioni di raggi gamma, alcune visibili solo per millisecondi altre anche per qualche minuto. Secondo gli astronomi derivano dal collasso di masse stellari, ma rimangono particolarmente misteriose le esplosioni più corte, che invece potrebbero essere generate dalla collisione di 2 neutroni. Swift è stato lanciato proprio con il compito particolare di rilevare queste esplosioni brevi. È dotato di un telescopio che in soli 20 individua le esplosioni e orienta il satellite nel modo migliore per osservare il fenomeno. Successivamente un telescopio a raggi X e uno per la luce visibile e ultravioletta registrano il riverbero dell’esplosione, permettendo di individuarne con precisione la sorgente. Appena 5 minuti dopo il fenomeno il satellite manda sulla Terra tutte le informazioni, che vengono distribuite agli astronomi in tempo reale, in modo da sincronizzare i telescopi dalla Terra per studiare ancora il riverbero dell’esplosione, visibile per molti minuti dopo lo scoppio iniziale. Ci si aspetta che Swift riesca a registrare circa 3 esplosioni a settimana. (m.f.)
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