Spazio

Tabby, la “megastruttura aliena” è solo polvere cosmica

DALLE STELLE alle stalle. O, meglio, dagli alieni alla polvere: un’équipe di oltre cento scienziati, in uno studio appena pubblicato sulle pagine di The Astrophysical Journal Letters, ha analizzato in dettaglio la luce proveniente dalla celebre “stella di Tabby“, le cui bizzarre caratteristiche avevano fatto pensare, negli ultimi anni, a possibili segnali di vita extraterrestre. E ha concluso che, con ogni probabilità, non di alieni si tratta, ma di “banale” polvere cosmica, che orbitando attorno alla stella ne riduce periodicamente la luminosità. A condurre il lavoro è stata Tabetha Boyajian, l’astronoma del Department of Physics and Astronomy alla Lousiana State University che per prima ha studiato la stella e alla quale la stella stessa deve il suo soprannome.

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Sandro Iannaccone

Giornalista a Galileo, Giornale di Scienza dal 2012. È laureato in fisica teorica e collabora con le testate La Repubblica, Wired, L’Espresso, D-La Repubblica.

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