VISTA d’aquila, olfatto da cane, udito da pipistrello. E tatto da essere umano. Anche alla nostra specie, finalmente, è riconosciuto un super senso: stando a uno studio appena pubblicato sulla rivista Material Horizons da parte di un gruppo di ricercatori del Center for Wearable Sensors alla University of California, San Diego e di altri istituti di ricerca, infatti, il tatto umano sarebbe molto più sensibile rispetto a quanto comunemente ritenuto. Tanto sensibile, addirittura, da essere in grado di avvertire la diversità tra superfici che differiscono tra loro per un singolo strato di molecole. Ovvero differenze dell’ordine dei miliardesimi di metro. Un vero e proprio super potere, insomma.
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