Salute

Tatuaggi intelligenti per monitorare la salute

Oggi i tatuaggi sono un vezzo puramente estetico. Ma in futuro potrebbero trasformarsi in uno strumento innovativo per tenere sotto controllo la salute con una semplice occhiata. Questa almeno è l’idea di un gruppo di ricercatori dell’Università Tecnica di Monaco, che hanno sviluppato un nuovo tipo di pigmenti per tatuaggi che cambiano colore in risposta a variazioni nei livelli di albumina, glucosio e ph del sangue. L’invenzione è stata presentata sulle pagine di Angewandte Chemie International Edition, e per ora è stata sperimentata unicamente su pelle di maiale. Ma se tutto andrà come sperato, un giorno potrebbe rivelarsi un’importante arma in più nella lotta a malattie croniche come diabete, insufficienza renale o disturbi epatici.

I tre biomarcatori

La scelta dei parametri da monitorare con i nuovi tatuaggi intelligenti non è casuale. Valori eccessivamente bassi di albumina (una proteina del sangue) sono infatti il sintomo di problemi epatici o renali, mentre quantità eccessive sono spesso collegate all’insorgere di un problema cardiaco. Il glucosio, da parte sua, è un indicatori fondamentale per chi soffre di diabete. E un ph sanguigno alterato è un sintomo comune a molti problemi di salute, che vale la pena di approfondire con ulteriori esami. Tenere sotto controllo questi parametri in tempo reale può aiutare ad intercettare tempestivamente moltissime gravi patologie. E chi, meglio di un tatuaggio, può garantire di averli sempre in bella vista?

Display diagnostici

“La pratica di modificare il corpo umano iniettando pigmenti nella pelle è in giro da almeno 4mila anni – scrivono i ricercatori nello studio – quel che abbiamo fatto è sviluppare una nuova tecnologia cosmetica, combinando tatuaggi e biosensori colorimetrici”. Per monitorare l’albumina è stato scelto un pigmento giallo, che diventa verde via via che le concentrazioni di questa proteina aumentano. Anche nel caso del glucosio il pigmento scelto è giallo, e cambia colore fino a diventare verde scuro in base alla presenza di particolari reazioni enzimatiche. Il biosensore per il pH invece è un mix di differenti biomarcatori, che producono una colorazione che va dal giallo al blu a valori di ph compresi tra 5 e 9 (il valore considerato normale oscilla intorno a 7,4).

Tatuaggi intelligenti

I tre pigmenti smart sono stati sperimentati su pelle di maiale, un comune surrogato di quella umana per i tatuatori alle prime armi. E i risultati sono promettenti: i tatuaggi hanno dimostrato di cambiare colore come previsto al variare dei tre parametri. E i cambiamenti sono risultati abbastanza marcati da essere riconoscibili anche in foto da un eventuale medico curante. Per ora però solamente uno dei tre pigmenti è in grado di tornare alla colorazione normale quando il parametro monitorato torna a livelli normali. Per gli altri due, albumina e glucosio, i cambiamenti sono irreversibili. Lo sviluppo di questi tatuaggi intelligenti comunque è appena agli inizi. E i ricercatori sperano di identificare presto il giusto mix di ingredienti, che permetta cambiamenti affidabili e reversibili. A quel punto potranno iniziare gli esperimenti su modello animale. E nel giro di qualche anno, i tatuaggi intelligenti potrebbero diventare realtà.

Riferimenti: Angewandte Chemie International Edition

Simone Valesini

Giornalista scientifico a Galileo, Giornale di Scienza dal 2012. Laureato in Filosofia della Scienza, collabora con Wired, L'Espresso, Repubblica.it.

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