Arriva il Tinder per i paper scientifici

tinder
(Foto via Pixabay)

Si chiama Papr ed è una nuova app fondamentalmente paragonabile alla Tinder che tutti conosciamo. Proprio come l’applicazione per gli appuntamenti in cui valutiamo i volti dei nostri possibili futuri flirt, anche questa nuova piattaforma web ci consentirà di dare giudizi, ma in questo caso, sui paper scientifici. E più precisamente agli studi pubblicati online prima della peer review, ovvero la procedura di selezione di articoli e di progetti di ricerca proposti dalla comunità scientifica, eseguita con una valutazione da parte di specialisti del settore per verificarne l’idoneità alla pubblicazione scientifica su riviste specializzate.

A idearla è stato Jeff Leek, della Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health di Baltimora, che pur avendo rilasciato una prima versione alla fine dell’anno scorso, ha iniziato a pubblicizzare l’applicazione sui social media solo all’inizio di questo mese.

Per ora, nella app possiamo accedere solamente all’abstract (una breve sintesi dello studio) e non il documento completo, a cui possiamo dare un nostro giudizio in base a queste quattro categorie: “eccitante e valido”, “eccitante e opinabile”, “noioso e valido” o “noioso e opinabile”. L’enorme quantità di abstract dell’app proviene dal server preprint bioRxiv, ed è dotata di motore di raccomandazione che suggerisce gli studi in base sulle tue preferenze e suggerimenti di utenti Twitter con gusti simili.

“L’obiettivo è quello di aiutare i ricercatori a farsi strada nel numero straordinario di nuovi documenti”, spiega Leek. “Gli scienziati utilizzano già i social media per scoprirne di nuovi, come PubPeer (che lascia più spazio per osservazioni e discussioni), ma questa app vuole semplificare questo processo e ottenere le valutazioni delle persone”.

Inoltre, per impedire ai lettori di dare ai loro “rivali” una cattiva valutazione o di votare un paper come interessante solo perché è stata scritta da un famoso scienziato, la nuova app non mostra i nomi degli autori e non consente di cercare un autore specifico. “Non pensiamo che i dati che stiamo raccogliendo siano per forza una valutazione oggettiva e realistica, ma ci dicono qualcosa in più sui tipi di documenti scientifici che le persone reputano più interessanti o che invece li lascia dubbiosi”, spiega Leek. “Inoltre, speriamo di correlare questi dati con informazioni su dove vengono pubblicati i documenti, il loro eventuale ritiro e altre misure più approfondite sulla qualità e sull’interesse del paper”.

Ma non rimaneteci troppo male se non sarete soddisfatti del voto che riceverà il vostro paper. “Questa applicazione è fornita esclusivamente per l’intrattenimento della comunità scientifica e potete cancellarvi in qualsiasi momento, senza alcun preavviso!”.

Via: Wired.it

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