Quando il dito indica la Luna, lo stolto guarda il dito. E la Nasapensa a Marte. L’agenzia nazionale statunitense si è alfine espressa, sciogliendo tutte le riserve: come vi abbiamo da poco raccontato, infatti, Jim Bridenstine, amministratore Nasa, ha appena presentato al mondo i prossimi obiettivi di esplorazione, senza troppi giri di parole: “Torneremo sulla Luna entro i prossimi dieci anni. Con nuove tecnologie, e sistemi innovativi per esplorare molto più della sua superficie di quanto si pensava fosse possibile”. C’è di più: lo scopo, stavolta, non è una toccata e fuga, ma qualcosa di più permanente: “Andremo sulla Luna”, ha continuato Bridenstine, “per restarci”. E poi, fulmen in clausula, l’ambizione ultima: “Useremo tutte le conoscenze che apprenderemo per fare il successivo, gigantesco passo: mandare astronauti su Marte”.