Tracce di vita primordiale

Hanno 3,5 miliardi di anni e costituiscono un nuovo ramo evolutivo nell’albero della vita, e anche il più antico finora datato. Sono batteri che metabolizzano lo zolfo, e che hanno lasciato traccia della loro esistenza negli strati di una antichissima roccia australiana analizzata dal geologo Roger Buick. La presenza di microscopici cristalli sulfurei all’interno di sedimenti di barite (solfato di bario) con una specifica composizione in isotopi dello zolfo, afferma lo studioso in un articolo pubblicato su Nature, può essere spiegata solamente attraverso un processo biologico. Soltanto dei batteri che utilizzano solfati come fonte di energia, simili a quelli attualmente esistenti, avrebbero potuto produrre microcristalli con quelle caratteristiche. Già miliardi di anni fa, dunque, alcuni organismi sarebbero stati capaci di sviluppare dei complessi meccanismi cellulari come quelli necessari al processo di riduzione dello zolfo. Questo tipo di metabolismo era già stato attribuito ad altri microbi primitivi che crescevano ad alte temperature. Ma la formazione rocciosa esaminata da Buick avvenne a temperature relativamente basse, e quindi gli organismi che hanno prodotto i microcristalli dovevano appartenere a un diverso ramo evolutivo. (v.n.)

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