Traumi di guerra

Traumi di guerra è un libro che parla di Bosnia ma che potrebbe descrivere la situazione dell’Afghanistan, di Israele e Palestina o Iraq o di paesi africani come il Congo o il Ruanda . Le ferite inferte dalla guerra, all’anima e al corpo, sono infatti tutte uguali. E ugualmente sono difficili da guarire, da ricomporre. Ci hanno provato 4 psicologhe bolognesi insieme a delle colleghe bosniache in sei anni di lavoro clinico raccontati in questo libro corale.

Un gruppo multidisciplinare e interculturale

Traumi di guerra
Traumi di guerra, di P. Brunori, G. Candolo, M. Donà dalle Rose, M.C. Risoldi, Manni editore, 2003, pp. 254, euro 15,00.

L’incontro che ha dato vita a questa esperienza è avvenuto nel 1994, durante la guerra in Bosnia, quando in Italia cominciano ad arrivare la prime notizie sugli stupri di massa e Spazio pubblico di Donne, un’associazione bolognese, si mette in contatto con alcune psichiatre di Tuzla per organizzare un Poliambulatorio per le donne, “Casa Amica”. Inizia così un lungo percorso di lavoro clinico e formazione in cui si alternano momenti di spaesamento a esperienze di crescita umana e professionale: nasce e cresce così un gruppo multidisciplinare e interculturale.

“Noi siamo state testimoni di una vicenda eccezionale”, spiegano le autrici. “Donne che curano donne in guerra e poi donne che diventano punto di riferimento anche per uomini che curano uomini, donne, bambini dopo la guerra”. E il primo capitolo è dedicato proprio alle esperienze personali delle quattro autrici: ognuna racconta il percorso personale, etico e scientifico che la ha portata a iniziare questa esperienza.

Traumi di guerra, le storie cliniche

Nei capitoli successivi invece la scrittura diventa corale e viene ripercorsa la storia della nascita “Casa Amica” e delle difficoltà a mantenere i rapporti fra le due sponde dell’Adriatico durante la guerra. Ma la parte più interessante e forse innovativa del libro è contenuta nel quarto capitolo dove sono raccontati passo passo tutti gli incontri, sulla traccia dei verbali scritti durante le stesse riunioni. Un fatto non usuale quello di pubblicare casi clinici in una forma così diretta e ampia che apre uno squarcio sul lavoro di psicologi, psichiatri e medici di cui troviamo “in presa diretta” riflessioni, libere associazioni, teorizzazioni e interventi terapeutici.

Il libro è pensato per specialisti della salute mentale, per gli operatori impegnati nelle relazioni di aiuto, educatori, assistenti sociali e volontari delle organizzazioni umanitarie per i quali è un utile strumento di lavoro e riflessione. Ci piace pensare che possa raggiungere un pubblico più ampio, di persone sensibili ai temi della violenza sociale e ai diritti degli uomini e delle donne, impegnate nella costruzione di possibili percorsi di pace.

P. Brunori, G. Candolo, M. Donà dalle Rose, M.C. Risoldi, Traumi di guerra, Manni editore, 2003pp. 254, euro 15,00

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