Una dieta pensata per aiutare le donne con cancro al seno, basata su alimenti che migliorano la risposta alle terapie e aiutano a prevenire i tumori. È quella presentata da “Il Gusto della Vita”, una campagna itinerante con corsi di cucina realizzata dalle associazioni dei pazienti che operano sul territorio nazionale, che dà anche il titolo al ricettario messo a punto dallo chef Alessandro Circiello, presidente della Federazione italiana cuochi regione Lazio.
Nell’arco della vita, una donna su dieci sviluppa una neoplasia mammaria e le terapie antitumorali possono determinare sia una diminuzione sia un aumento di peso. Nel primo caso si può arrivare all’interruzione dei trattamenti, a causa di una eccessiva debilitazione del paziente, mentre il sovrappeso aumenta il rischio di recidiva. Durante le varie fasi del percorso di cura è quindi molto importante scegliere alimenti alleati della terapia.
La scelta alimentare di tipo mediterraneo – come spiega Maurizio Muscaritoli, nutrizionista del Policlinico Umberto I di Roma – continua a dimostrarsi la più sana ed efficace per prevenire il sovrappeso e i suoi effetti negativi sullo stato di salute. Favorire il consumo quotidiano di verdure, in particolare le crucifere (cavolo, broccolo, cavolfiore, cima di rapa, cavoletti di Bruxelles, verza, rucola, ravanello, sedano di rapa) alle quali sono attribuiti effetti antitumorali, è senz’altro una scelta sana dal punto di vista alimentare. Anche il pomodoro è un grande alleato: crudo, ma soprattutto cotto, per favorire l’apporto di licopene, un potente antiossidante. Infine, occorre ricordare che i frutti rossi come ribes e more sono tra gli alimenti maggiormente raccomandati, grazie alla loro capacità di contrastare i radicali liberi.
Le trenta ricette dedicate alle pazienti, e realizzate sulla base di queste indicazioni, si inseriscono in un percorso di terapia orientato al miglioramento della qualità di vita, aiutando a ridurre gli effetti collaterali dei trattamenti.
Sul sito Il Gusto della Vita le ricette dello chef, i consigli degli esperti e le tappe della campagna.
“L’individuazione delle basi genetiche del cancro aprirà nuovi orizzonti anche sul piano terapeutico. Integrando le nuove conoscenze genetiche con i trattamenti standard chemioterapici e radioterapici, gli oncologi puntano ad ottenere risposte sempre più significative.
La ricerca traslazionale(sperimentare sull’uomo farmaci dimostratisi attivi su colonie di cellule) che parte proprio dalla ricerca genetica, trarrà sicuramente benefici dall’individuazione dei 200 geni che contribuiscono
allo sviluppo della malattia del secolo”.
Io penso che l’alimentazione possa contribuire, ma non contro il cancro, che ahimè purtroppo è una mutazione genetica che porta allo sviluppo della malattia e ce ne sono moltissimi responsabili. L’italia deve lavorare sulla genetica se vuole sconfiggere il cancro e non fare pubblicità sulla dieta mediterranea.