Hanno nascosto o minimizzato gli effetti indesiderati di nuovi farmaci in sperimentazione. Hanno preconfezionato i risultati scientifici e modificato protocolli dei trials clinici, manipolando i dati per adattarli agli standard necessari ad ottenere le autorizzazioni la produzione di massa. È questo quanto emerge da un report della State Food and Drug Administration (Sfda) del governo cinese che ha condotto un’investigazione sulla qualità dei propri trial clinici sui nuovi farmaci.
L’eco del report della Sfda è arrivata ai media di tutto il mondo grazie al giornale cinese Economic Information Daily Newspaper che ne ha dato notizia. Il giornale, citando una fonte anonima interna al mercato farmaceutico, sottolinea che la pratica fraudolenta sarebbe già da tempo nota in tutto paese. L’investigazione ha preso in esame 1622 trials condotti negli scorsi anni, e dimostra che solo il 20% di essi si può considerare affidabile. L’indagine della Sfda ha riguardato solo la medicina occidentale e non quella tradizionale cinese.
Le varie fasi dei trial clinici è caratterizzata da un protocollo molto rigido e da standard di qualità molto alti. Il nuovo farmaco, per essere approvato, deve superare in tutto il mondo tre fasi di sperimentazione, dimostrando rispettivamente di essere efficace, sicuro e migliore di altri farmaci già in commercio. “Il problema non è la mancanza di regolamentazione in Cina, che è è molto severa come in tutti gli altri paesi, ma il fatto che le regole non vengano rispettate” scrive Ben Hargreaves su PharmaFile. un noto portale asiatico specializzato in industria farmacologica. La corruzione non riguarda solo i ricercatori e i dirigenti delle case farmaceutici ma il comportamento fraudolento è diffuso ed è stato individuato a tutti i livelli.” ha dichiarato ancora Hargreaves.
Molti di questi farmaci non sarebbero, inoltre, neanche del tutto nuovi ma nati dalla combinazione di farmaci già esistenti e i risultati dei loro trials sarebbero stati confezionati senza essere stati mai davvero realizzati, sulla falsa riga dei vecchi farmaci da cui derivano.
Anche le agenzie predisposte al controllo dei trials sarebbero coinvolte nello scandalo, così come le più grandi aziende farmaceutiche cinesi. Nei prossimi mesi i contorni dello scandalo potrebbe allargarsi a macchia d’olio quando altri dettagli del dossier potrebbero trapelare.
“Il mondo farmaceutico cinese è avvelenato dalla corsa al profitto e dalla competizione. Si cerca di rincorrere i guadagni del mercato occidentale con la produzione di massa di farmaci che stanno sostituendo quelli della medicina tradizionale. E, in questa competizione spietata, l’80% di trial contraffatto mi sembra una stima davvero realistica” ha dichiarato il medico cinese Luo Liang a Radio Free Asia una radio online nonprofit del governo americano e che pubblica notizie non rese pubbliche dal governo asiatico.