Troppa violenza negli ospedali

Insulti, aggressioni e vessazioni di vario tipo ai danni del personale mettono a rischio la qualità delle cure somministrate negli ospedali. E’ la denuncia di un rapporto diffuso dall’Organizzazione mondiale della Sanità che per la prima volta fornisce dati sulla violenza nelle strutture sanitarie nei Paesi meno avanzati. Il problema, già noto nei Paesi industrializzati, è stato quantificato da un’indagine condotta in collaborazione con International Labour Office (Ilo), International Concil of Nurses (Icn) e Public Services International (Psi). Secondo lo studio, più della metà del personale monitorato avrebbe subito almeno un episodio di violenza fisica o psicologica nell’anno precedente. Così ha dichiarato il 61 per cento degli intervistati in Sud Africa, il 54 in Thailandia, e il 60 in Portogallo. Inoltre, nel 37 per cento dei casi in Bulgaria e nel 41 in Libano, la violenza è stata di tipo verbale, una delle forme più umilianti di abuso psicologico. In ogni caso, lo stress è sia causa di molestie e discriminazioni che primo sintomo di violenza subita. A rischiare di più sono gli equipaggi a bordo delle ambulanze, le infermiere e i medici, che, per queste difficoltà ambientali, arrivano anche ad abbandonare la professione. Peggiorando la precaria situazione sanitaria di molti Paesi in via di sviluppo, dove gli addetti ai lavori sono pochi e l’accesso alle cure mediche non è garantito in modo eguale a tutta la popolazione. (d.d.v.)

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