Più beviamo più il nostro cervello si rimpicciolisce. A suggerirlo è un rapporto del Wellesley College del Massachusetts, apparso sulla rivista Archives of Neurology (una pubblicazione di Jama) e presentato questa settimana all’American Academy of Neurology.
Si sa che il volume del cervello diminuisce con l’avanzare dell’età (circa l’1,9 per cento ogni dieci anni). Questa riduzione fisiologica è accompagnata da un aumento delle lesioni della materia bianca ed entrambi i fattori – ricordano gli autori dell’articolo – sono correlati a problemi cognitivi, come quelli della memoria.
Se alcuni studiosi avevano ipotizzato un possibile effetto positivo dell’alcol sulla normale riduzione del volume della massa cerebrale, questo nuovo studio suggerisce esattamente il contrario. I dati sono stati raccolti su un campione di oltre 1.800 individui di età compresa tra i 55 e i 64 anni, per la maggior parte consumatori abituali di alcool o ex-bevitori, sui quali è stata effettuata una risonanza magnetica (i partecipanti rientrano nel Framingham Offspring Study, uno studio sui problemi cardiovascolari partito nel 1971, per il quale sono state raccolte informazioni sul consumo settimanale di alcol, sesso, indice di massa corporea e su altri parametri fisiologici). I risultati mostrano che c’è una correlazione significativa tra l’assunzione di alcol e la riduzione del volume cerebrale, soprattutto nelle donne, sebbene consumino meno alcolici degli uomini. Il rapporto tra il volume del cranio e la dimensioni del cervello di chi consumava drink in gioventù, inoltre, è inferiore dell’1,6 per cento in media rispetto a chi dichiara di essere astemio. Altri studi dovranno ora essere condotti per confermare quanto osservato. (ga.c.)
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