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Frutta convenzionale spacciata per biologica, vino da tavola generico venduto come doc, falsi formaggi di bufala o di pecora prodotti con l’ausilio del latte vaccino. Sono solo alcune delle irregolarità scoperte dalle autorità competenti (Nas, Guardia costiera, Ispettorato per il controllo della qualità dei prodotti agroalimentari, Corpo forestale dello Stato) durante i controlli effettuati per tutto il 2007 sul territorio nazionale. Casi che hanno messo a rischio il buon nome del Made in Italy (dalle bufale infette, al pesce avariato, ai vini contraffatti, al formaggio venduto scaduto) e che Legambiente e il Movimento Difesa del Cittadino hanno messo insieme nel V Rapporto sulla sicurezza alimentare “Italia a tavola 2008”, presentato oggi, che riassume anche i risultati delle attività di controllo.

Nel 2007 sono state quasi 40mila le incursioni dell’Ispettorato che supervisiona la qualità dei prodotti agroalimentari, 968 i campioni prelevati sugli scaffali per il Piano di controllo sugli Ogm, 1.261 le ispezioni del Corpo forestale, 300mila gli interventi della Guardia Costiera, 28.173 quelli dei Carabinieri per la Sanità, quasi tremila le notifiche al sistema di allerta comunitario. Ad uscirne con le ossa rotte è il settore agroalimentare che non brilla solo per le preziose prestazioni nel mondo, ma anche per il gran numero dei controlli e delle ispezioni sistematicamente effettuate dai diversi organismi preposti. In tutto ammonta a 22 milioni di euro il valore dei sequestri effettuati dall’Istituto controllo qualità del ministero delle Politiche Agricole (Icq), a seguito di 733 sequestri e 478 notizie di reato registrate nel corso delle 39.500 ispezioni. Tra i prodotti più controllati quelli del settore vitivinicolo, degli oli e grassi, quello lattiero caseario e ortofrutticolo. Nell’ambito del Piano nazionale di controllo ufficiale sulla presenza di Ogm, il ministero della Salute ha invece analizzato 803 campioni di prodotti in commercio: 72 erano contaminati.

Per quanto riguarda i Nas, invece, sono stati sequestrati oltre 14milioni di chili di prodotti alimentari, per un valore di oltre 120 milioni di euro, mentre il Corpo Forestale ha effettuato oltre 1.200 controlli, di cui 298 nel settore zootecnico, 125 in quello dell’agricoltura biologica e 51 relativi al settore degli organismi geneticamente modificati e notificato 144 sanzioni amministrative per un ammontare oltre 30 milioni di euro.

Numeri importanti anche le attività delle Capitanerie di Porto: nel corso del 2007 hanno effettuato 50.534 controlli da parte delle unità navali e 250.188 ispezioni. In tutto sono state circa 30 le tonnellate di prodotti ittici sequestrati con etichette false riguardo l’origine, 200 chili di pesce azzurro congelato trasportato senza il rispetto delle norme della catena del freddo e 900 chili di mitili dichiarati a rischio per la salute pubblica. E ancora: pesce scongelato e venduto come fresco, prodotti venduti senza il rispetto delle minime norme igieniche: a contatto con la polvere e con i gas di scarico dei veicoli in transito. “Il quadro offerto da Italia a Tavola 2008”,  afferma Antonio Longo presidente di Mdc, “conferma il persistere di preoccupanti aree di illegalità. A garanzia della salute dei consumatori e delle produzioni eccellenti sarebbe utile lavorare meglio anche sulla prevenzione e non solo sulla repressione. E da questo punto di vista sarebbe necessaria, ad esempio, una ben maggiore incisività dell’Agenzia per la sicurezza alimentare europea”. (AMI-DIRE)

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