È cosa nota: la storia familiare di cancro al seno è un fattore di rischio importante per lo sviluppo della malattia. Ma ora arriva la conferma di un altro fatto: che, contrariamente a quanto si pensava, lo è a ogni età, anche nelle donne oltre i 65 anni e indipendentemente dall’età della diagnosi della propria familiare. A dirlo è un team di ricercatori statunitensi, che sulla prestigiosa rivista JAMA Internal Medicine ha pubblicato un imponente studio: i risultati suggeriscono che le donne con un parente di primo grado malato (indipendentemente dall’età della diagnosi) dovrebbero continuare a fare la mammografia anche dopo i 65 anni, e forse con maggiore frequenza.
Si tratta di una patologia rara e difficile da trattare. Colpisce prevalentemente gli uomini e…
Secondo gli autori di un recente studio potrebbe contenere informazioni sul sesso e sul concepimento,…
Dopo il segnale incomprensibile, gli scienziati hanno riparato il danno a uno dei computer di…
L’Aifa ha approvato l’estensione della rimborsabilità del trattamento, che era già stato approvato per l'atrofia…
Resistono alle radiazioni potenziando la loro capacità di riparare i danni al dna. Piccolo aggiornamento…
Mai così tanti casi di leptospirosi in un anno dal 2001: a contribuire all’aumento delle…
Questo sito o gli strumenti di terze parti in esso integrati trattano dati personali (es. dati di navigazione o indirizzi IP) e fanno uso di cookie o altri identificatori necessari per il funzionamento e per il raggiungimento delle finalità descritte nella cookie policy.
Leggi di più
Visualizza i commenti
Qst notizia va diffusa al max poichè interessa la maggior parte della popolaz femminile, che segue bene, fra la'ltro, internet: Esiste una non comprensibile resistenza alle over 65-70 anni relativamente agli assetti familiari anche presso gli operatori 'oncologi' ( in reatà dovrebbero essere chiamati solo chemioterapisti ). g.feltrin