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Tumore del polmone, nuove armi di immunoterapia in prima linea

Circa cinque mesi di vita in più rispetto alle sole terapie convenzionali. È questo il risultato che i pazienti con tumore polmonare non a piccole cellule (Nsclc) di tipo non squamoso metastatico, senza alterazioni genomiche Egfr o Alk, possono raggiungere con la nuova terapia combinata composta da atezolizumab, bevacizumab e chemioterapia. Risultati che hanno convinto l’agenzia regolatoria statunitense – Fda – a dare il proprio nullaosta all’approccio anche come trattamento di prima linea.

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Mara Magistroni

Nata e cresciuta nella “terra di mezzo” tra la grande Milano e il Parco del Ticino, si definisce un’entusiasta ex-biologa alla ricerca della sua vera natura. Dopo il master in comunicazione della scienza presso la Sissa di Trieste, ha collaborato con Fondazione Telethon. Dal 2016 lavora come freelance.

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  • Sono molto interessato all'argomento relativo ai meccanismi d'azione di questi farmaci grazie

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