Tutte le donne lombarde colpite da carcinoma ovarico avranno la possibilità di accedere al test genetico per le mutazioni nei geni BRCA 1 e 2, che potrà essere prescritto anche dagli oncologi oltre che dai genetisti. E’ stato annunciato lo scorso 5 luglio, quando la giunta regionale lombarda ha approvato all’unanimità la mozione per ampliare l’accesso al test: un’importante novità nella sanità lombarda perché consentirà di dare nuove speranze di cura e di prevenzione contro un tumore generalmente diagnosticato in fase già avanzata.