Riconoscono le “impronte digitali del cancro” e riescono quindi a colpire le cellule malate in maniera selettiva, risparmiando quelle sane. Sono le terapie target, un’innovazione che ha consentito negli ultimi anni di migliorare le condizioni di molti malati. E che rappresenta a tutti gli effetti uno degli strumenti con cui agisce l’oncologia di precisione. “Siamo di fronte a molecole innovative che hanno aperto un ‘nuovo mondo’ non solo in termini di efficacia e attività, ma anche di qualità di vita per la bassa tossicità e la facile maneggevolezza”, afferma Stefania Gori, Presidente nazionale AIOM e Direttore dipartimento oncologico, IRCCS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria-Negrar. Per far capire a tutti i cittadini i risultati ottenuti grazie alla ricerca scientifica in questo campo, grazie al contributo non condizionato di AstraZeneca, l’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) ha realizzato il libro “Terapie mirate 100 domande 100 risposte”, disponibile sul sito www.aiom.it e distribuito in tutti i reparti di Oncologia.
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