Twitter, perché i tuoi amici sono più interessanti di te

Vi è mai capitato di ritrovarvi su Twitter e avere la sensazione che i tweet dei vostri contatti fossero più interessanti e presenti dei vostri? Be’, secondo uno studio che sarà presentato alla Weblogs and Social Media conference di Boston a luglio questa non sarebbe solo una sensazione, ma una verità, dimostrata scientificamente: i vostri amici sono più interessanti di voi (sostanzialmente più attivi), almeno nella maggior parte dei casi.

A sostenere questa tesi è il gruppo guidato da Nathan Hodas dell’Information Sciences Institute (California), che ha analizzato i tweet dei contatti di 5,8 milioni di utenti Twitter, scoprendo come in genere i loro follower e following siano più popolari degli utenti stessi. Una dimostrazione a quanto pare del cosiddetto paradosso dell’amicizia, per cui la maggior parte delle persone ha in media meno amici dei propri amici (ma crede di averne di più). Questo effetto sarebbe spiegabile chiamando in causa il cosiddetto bias di selezione, per cui il campione considerato non è davvero rappresentativo (nel senso a caso) della popolazione, ma qualcuno con determinate caratteristiche è più (o meno) presente di altre. Per questo le persone con più amici, più popolari (anche se rare) a loro volta hanno più probabilità di essere rappresentate nelle reti di amici.

Gli scienziati guidati da Hodas hanno mostrato che la stessa logica varrebbe anche su Twitter (vedi @justinbieber o @ladygaga): chi seguiamo o chi ci segue ha più amici di noi. Ma non solo, per gli scienziati “i vostri amici ricevono più contenuti virali di voi, in media” e “sono più attivi di voi, in media”. Infatti, secondo quanto scrive il NewScientist, rispettivamente l’88% e il 79% degli utenti twitta meno e posta meno contenuti virali dei propri contatti.

La spiegazione di quanto osservato, concludono gli autori, va ricercata nel fatto che utenti più attivi sono più interessati a distribuire contenuti sulla piattaforma, quindi seguono più persone, sono più visibili e sono più rappresentati, aumentando le probabilità di apparire negli aggiornamenti del social network e di essere scelti per essere seguiti. Di fatto possono avere più follower, per la tesi per cui l’ attività causa una maggiore connettività. Questo potrebbe però essere anche interpretato come una nuova visione del paradosso dell’amicizia: i vostri contatti su Twitter seguono e sono seguiti più di voi. Ovvero, volendo, sono più interessanti di voi.

Via: Wired.it

Credits immagine: Twitter

Anna Lisa Bonfranceschi

Giornalista scientifica, a Galileo Giornale di Scienza dal 2010. È laureata in Biologia Molecolare e Cellulare e oggi collabora principalmente con Wired e La Repubblica.

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