Uccelli d’acqua dolce

Cinque fossili rinvenuti in Cina, nella provincia di Gansu, suggeriscono che specie di uccelli contemporanee hanno antiche origini acquatiche. La scoperta è stata pubblicata su Science ed è frutto della collaborazione tra vari istituti statunitensi e cinesi. I fossili risalgono a circa 115 milioni di anni fa, al periodo Cretaceo, e appartengono al Gansus yumenesis della famiglia degli Ornithurae, l’esempio più antico della discendenza che conduce agli uccelli di oggi. Le caratteristiche del Gansus, molto simili a quelle dei volatili moderni come l’anatra o la gavina, consentono di far luce sul periodo evolutivo fra la fine dell’era dei dinosauri e l’apparizione degli uccelli contemporanei. I piedi palmati e la struttura ossea osservata nei fossili, perfettamente conservati, suggeriscono che il Gansus sapeva nuotare e che conduceva una vita anfibia, tendenzialmente legata all’acqua. La specie a cui il Gansus appartiene si distaccò dai cosiddetti “volatili opposti”, in seguito estinti, e continuò a svilupparsi separatamente. Alcuni membri di questa specie avrebbero poi cominciato a modificare il loro comportamento e vivere sulla terraferma, sviluppando una crescente propensione a poggiarsi a terra invece che sull’acqua. “Sembra ormai appurato”, ha concluso Matthew Lamanna del Carnegie Natural History Museum di Pittsburgh (Usa), “che le specie volatili che ci hanno condotto ai moderni uccelli erano prevalentemente acquatiche”. (s.o.)

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