Uccelli migratori che partono prima degli altri hanno più chance di attrarre partner. È la conclusione di uno studio condotto da alcuni ricercatori della Queen’s University e dallo Smithsonian Institution, ora pubblicato da Science. Secondo gli studiosi americani, il periodo nel quale avviene la partenza degli uccelli migratori influenzerebbe il loro ciclo riproduttivo. Infatti il colore delle loro penne varierebbe in base a quando e dove ha inizio la migrazione, e questo avrebbe importanti implicazioni sulle loro capacità di attrarre i partner. Se gli uccelli iniziassero la loro migrazione troppo tardi rischierebbero di non aver tempo per effettuare la loro mutazione in modo ottimale. Il cambio di muta avverrebbe allora nel corso del viaggio verso i luoghi più caldi e secondo lo studio darebbe luogo a colori meno accattivanti. Finora si riteneva che il cambio di penne avvenisse sempre prima della partenza migratoria. Secondo i ricercatori americani invece molti uccelli partirebbero senza aver completato la loro mutazione e la perfezionerebbero invece solo nel corso di una serie di tappe intermedie. Questa scoperta è stata possibile grazie all’impiego di una tecnica di misura degli isotopi dell’idrogeno all’interno delle penne degli uccelli migratori, combinata con la spettroscopia in grado di rilevare anche le più insignificanti sfumature di colore. È proprio dal risultato di questa analisi che è stato possibile dedurre l’esistenza di luoghi intermedi del lungo viaggio migratorio nei quali si completerebbero le mute. Ma questo cambiamento sembrerebbe rendere le loro penne più sbiadite e loro meno attraenti per l’accoppiamento rispetto agli uccelli che avevano anticipato la partenza. (m.cap.)
