Un accordo per il solare

Mettere a punto un processo facilmente riproducibile per la fabbricazione di celle solari organiche su larga scala. È l’intento che si sono prefissi Imec (Interuniversity Microelectronics Centre), un istituto di ricerca europeo di nanoelettronica, e la società Plextronics, che hanno firmato oggi un accordo.

L’idea è quella di testare i prodotti della Plextronics, polimeri e inchiostri, per poi utilizzarli in un nuovo sistema di produzione di pannelli solari che abbiano un’elevata efficienza. Alcuni dei materiali di base sono quelli già comunemente utilizzati nella produzione di pannelli solari, come il poli-3-esiltiofene (P3HT), un polimero con un alto coefficiente di assorbimento della radiazione solare. Le celle solari ottenute con varie tecniche di stampa, saranno provate dai ricercatori su differenti substrati.

L’obiettivo della Imec è di sviluppare, entro il 2012, celle solari multigiunzione – cioè con più strati di semiconduttori diversi che consentono di sfruttare le varie lunghezze d’onda dello spettro solare – che abbiano un’efficienza pari al 10 per cento (in base ai recenti test del National Renewable Energy Laboratory, attualmente i panelli della Plextronics si aggirano intorno al 6 per cento). Per la produzione su larga scala invece, l’obiettivo, un po’ più modesto, è di ottenere celle dall’efficienza del 7 per cento in media, che abbiano una durata di almeno cinque anni. (t.m.)

 

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