Un aiuto dalle piante

Crescono gli utilizzi delle plastiche biodegradabili. L’ultimo esperimento è quello dei ricercatori della University of Warwick (GB), che hanno ricavato dalle fibre di Miscanthus, una pianta simile al bambù, un tipo di plastica che potrebbe essere utilizzato per costruire parti di automobili. Il progetto nasce dalla collaborazione tra i ricercatori della University of Warwick e un gruppo di coltivatori inglesi che ha fondato la Biomass Industrial Crops Limited (Bical). Una società che si occuperà di sfruttare le potenzialità della pianta e che ha già interessi finanziari negli Stati Uniti, nei Caraibi e in Europa. Il Miscanthus è particolarmente adatto allo sfruttamento industriale: possiede infatti canne ad alto fusto che raggiungono anche i tre metri di altezza e, con un impiego minimo di pesticidi e fertilizzanti, ha una resa di 15 tonnellate per ettaro. In Gran Bretagna la pianta viene già usata per produrre lettiere per animali e le sue fibre per rinforzare altre plastiche biodegradabili utilizzate nella fabbricazione di componenti d’auto. In futuro, le possibili applicazioni saranno nella produzione di materiale da costruzione, polpa cartacea, tavolette di combustibile compresso, candele e saponette. (f.n.)

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