Un nuovo sistema per mappare le turbolenze è stato testato con successo su aerei di linea americani. Basato su un algoritmo, consentirebbe ai piloti di evitare le aree a rischio che spesso si incontrano durante il volo. La tecnologia è stata sviluppata dal Centro Nazionale di Ricerca Atmosferica (Ncar) degli Stati Uniti e rimarrà in prova fino a ottobre per essere poi testato su più larga scala.
Il dispositivo utilizza un algoritmo, detto Ntda (Nexrad Turbolence Detection Algorithm), che permette di analizzare in tempo reale dati sulla distribuzione dei venti rilevati dai radar del Servizio Nazionale Atmosferico americano (Nexrad). Dopo aver corretto i dati eliminando fattori di disturbo come la luce del sole o la presenza di perturbazioni nelle vicinanze, fornisce ai piloti indicazioni sulla rotta da seguire per evitare le turbolenze. “Il nostro obiettivo è quello di creare una mappa tridimensionale utile ad evitare le aree a rischio”, ha dichiarato John Williams, ricercatore del Ncar.
Ntda è in grado di rilevare le turbolenze dovute al passaggio in zone nuvolose o con temporali in corso, che costituiscono i 2/3 di quelle normalmente incontrate in volo e sono tra le principali cause di incidenti aerei. Il sistema, che permetterebbe anche di ridurre i ritardi e i costi dei voli, è stato accolto positivamente dai piloti: “Grazie ad esso possiamo disporre di informazioni molto accurate sulla posizione della turbolenza e sulla sua intensità”, ha confermato il capitano Rocky Stone della United Airlines. Il prossimo passo sarà l’applicazione del sistema a un maggior numero di velivoli con l’obiettivo di arrivare entro il 2011 a utilizzare l’Ntda su tutti i voli sugli Stati Uniti. (s.m.)
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