Un cavallo di Troia contro il cancro

E’ un generatore atomico delle dimensioni di una molecola. E come il Cavallo di Troia si infila dentro le cellule cancerose e le distrugge, bombardandole con delle particelle radioattive piccolissime e potenti. Senza avere, apparentemente, alcun effetto tossico. Lo ha sviluppato un gruppo di ricercatori coordinato da David A. Scheinberg del Memorial Sloan-Kettering Cancer Center di New York. Il generatore è formato da un atomo radioattivo di attinio attaccato chimicamente a un anticorpo che riconosce e penetra solo alcune cellule tumorali. Una volta entrato, l’attinio decade rilasciando particelle alfa ad alta energia che distrugge la cellula. Questo sistema, secondo i ricercatori, potrebbe contenere gli effetti tossici del decadimento dell’attinio perché gli impedirebbe di diffondersi in altre parti del corpo, come i reni o l’intestino. Anche se è troppo presto per dire quali dosi saranno necessarie per trattare il cancro nell’essere umano: “queste saranno così piccole che le iniezioni potranno essere fatte in uno studio medico o in day ospital”, ha spiegato Scheinberg. In esperimenti di laboratorio precedenti i ricercatori avevano già utilizzato i nanogeneratori per uccidere alcune cellule cancerose e per trattare il linfoma nei topi, allungando in maniera significativa la loro vita. Entro il prossimo anno, il gruppo di Scheinberg, che ha pubblicato il suo studio su Science, spera di ottenere l’approvazione della Food and Drug Administration per iniziare a testarlo anche sull’organismo umano. (p.c.)

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