Un chip anti malattie

    Una vera e propria farmacia portatile, ridotta a pochi millimetri. E inserita sotto pelle. E’ quanto hanno realizzato i ricercatori americani del Microsystems Technology Laboratory del Massachusetts Institute of Technology, che dopo cinque anni di lavoro hanno messo a punto un microchip di silicio in grado di ospitare da 35 a oltre 1000 minuscoli serbatoi, nel quale alloggiare altrettante sostanze chimiche. Il microprocessore può essere programmato affinché il rilascio delle sostanze nell’organismo avvenga nel momento del bisogno. Per aprire i serbatoi basta una minuscola scarica elettrica: la sottile lamina d’oro che ricopre il micro-astuccio si dissolve, e la sostanza contenuta nel serbatoio entra direttamente in circolo. Il prototipo, scrivono i ricercatori su Nature, ha le dimensioni di una monetina: i micro-serbatoi grandi quanto una capocchia di spillo sono in grado di contenere ciascuno 25 nanolitri di prodotto, in forma solida, liquida o gelatinosa. Ma potenzialmente c’è spazio per un migliaio di recipienti. Il tutto per un costo di appena venti dollari al pezzo, meno di quarantamila lire. “Le applicazioni del nostro dispositivo sono infinite”, dicono gli studiosi americani. Resta solo da capire quali siano le migliori. (v.s.)

    LASCIA UN COMMENTO

    Please enter your comment!
    Please enter your name here